E’ arrivato il regime contraccettivo a ciclo prolungato, nuova frontiera della contraccezione femminile.
La scienza è sempre impegnata nella ricerca nuove soluzioni per venire incontro alle esigenze delle donne in fatto di contraccezione femminile, per scongiurare gravidanze indesiderate eliminando però alle donne i fastidi legati all’assunzione della pillola anticoncezionale.
Il regime contraccettivo a ciclo prolungato è stato studiato proprio per questo motivo.
E’ un metodo che consiste in 91 pillole complessive da assumere ininterrottamente per 13 settimane: l’ultima settimana si dovranno assumere 7 pillole a basso dosaggio ormonale per stabilizzare il flusso mestruale.
Questo regime, autorizzato dall’EMA nel gennaio 2015, è stato pensato per tutte quelle donne (più del 60%) che lamentavano il fastidio del ciclo di 7 giorni causato dalla sospensione della pillola tradizionale, e che avrebbero rallentato volentieri il sanguinamento mestruale ogni due o tre mesi.
Per quanto riguarda l’efficacia del trattamento e i possibili effetti collaterali, sono gli stessi legati alla somministrazione della pillola anticoncezionale ‘classica’, ma il fastidio del ciclo è ridotto a 3 – 4 volte l’anno.
Un anticoncezionale a regime esteso riduce la possibilità di andare incontro a carenze di ferro date dal sanguinamento mestruale, la frequenza dell’emicrania nei giorni di sospensione della pillola e dei disturbi legati alla sindrome premestruale, è particolarmente indicato per la riduzione del dolore per pazienti affette da endometriosi e per chi tende a dimenticare di assumere la pillola a inizio confezione, causa della maggior parte delle gravidanze indesiderate.
Che ne dite, donne, si cambia regime? Noi diciamo di sì!